L'Ora Blu

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Performance di teatro-danza.
Un "movimento-evoluzione’’ continuo, dalla luce confortante di una notte di luna d’estate verso l’ora più buia, l’oscurità assoluta della mente e della notte, e verso il silenzio (o verso la sua negazione). Una singola azione quotidiana svolta da una performer, in una scena vuota, con estrema lentezza, quasi un rituale ripetuto in modo ossessivo e, fuori campo, il performante sonoro, impersonale, saturo di pensieri, che si sfanno in brandelli, frammenti di lemmi, monconi di conversazione, stralci di memoria e di ricordi, fino a divenire suoni inarticolati, rumori. L’elemento chiave è proprio la dialettica che si instaura tra la presenza scenica e il flusso sonoro, che crea un effetto straniante. Lo spazio si contrae e diventa luogo simbolico della mente ingombra, Il tempo smette di avere una funzione lineare. L’oscurità diventa più spessa, fino a perdere la dimensione della realtà, le parole e il gesto si dissolvono, il corpo e la mente sono condotti vuoti, passaggi al di fuori della coscienza.
E’ proprio nel momento di massimo sfaldamento del senso che la nostra percezione si fa più vivida, solo allora possiamo forse intuire il senso ultimo di un viaggio attraverso le parole ingombranti e chiassose. Forse il senso ultimo è proprio questa spirale di possibilità, in divenire. Proprio nell’impossibilità del silenzio, nel passaggio dal pensiero lineare fino al frammento e all’astrazione, si sviluppa il senso; e l’azione sul palco ne è solo esperimento di mimesi.

Concept e testi: Lucilla Trapazzo
Video project: Daniele Murgia
Musiche originali eseguite dal vivo: Daniele Matta
Performer: Noemi Medas

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